Fera d’la Tonda | Dal 30 giugno al 2 luglio, Costigliole Saluzzo

Fera d’la Tonda

Seconda sagra dell’Albicocca Tonda di Costigliole Saluzzo

Venerdì 30 giugno, sabato 1 e domenica 2 luglio 2023

 

“2023, seconda edizione della sagra dell’Albicocca Tonda di Costigliole. La sagra lo scorso anno ha rappresentato, e così sarà anche quest’anno, un momento di festa per la comunità locale” – ci dice il sindaco Fabrizio Nasi –  “ed è riuscita ad attirare visitatori da altre località, desiderosi di scoprire questo piccolo, grande tesoro del nostro territorio. La sagra è, per noi, festa e celebrazione e lo sarà ancor più quest’anno. Domenica 2 luglio infatti oltre all’innumerevoli attività che proporremo al pubblico vivremo, al Castello Rosso,  due momenti importantissimi: la consegna del premio “La Tonda d’Oro” a Slow Food e poi la firma del Patto di Amicizia con l’Albicocca Valleggia di Quiliano”.

“La Sagra dellAlbicocca Tonda di Costigliole rappresenta un evento importante per valorizzare e promuovere l’albicocca locale e la sua produzione, nonché un’occasione per trascorrere piacevoli momenti di convivialità in un’atmosfera festosa” – continua il vicesindaco Nicola Carrino – “Abbiamo iniziato un percorso, lo scorso anno, in sinergia con le aziende agricole e di trasformazione del territorio per valorizzare la Tonda di Costigliole. Abbiamo voluto, anche per il 2023, che la sagra fosse sì un momento per promuovere il territorio e la tradizione agricola locale e un momento di riflessione attraverso un convegno realizzato in collaborazione con Coldiretti dove verrà anche presentato il marchio di qualità ma soprattutto abbiamo voluto che fosse una tre giorni di festa; tre giorni di musica, di scoperte culturali, di buon cibo, di incontri. Tre giorni per stare insieme in allegria”.

“La Fera d’la Tonda è sì un momento importantissimo di festa ma è anche – ci dice Flavio Lovera direttore di Albifrutta –  “un vivo e visibile momento di una strategia di comunicazione e valorizzazione della Tonda di Costigliole. Lavoriamo, tutti insieme, da anni, per far sì che questo prodotto unico possa essere sempre più riconoscibile e identitario facendo sì che sia, sempre più, un vero e proprio testimonial di Costigliole, della sua collina e delle sue tipicità. La Fera d’la Tonda è parte di questo percorso, siamo estremamente felici di esserne protagonisti”.

Scopriamo insieme a Nicola Carrino il programma 2023.

“Iniziamo venerdì 30 giugno alle ore 20:30 al Palatonda di Ceretto con la Cena dell’albicocca tonda a cura della Pro Ceretto, la Lotteria Albifrutta e la serata in musica, ad ingresso libero con LORIS GALLO, proseguiamo sabato 1 luglio sempre nel Palatonda di Ceretto alle ore 21 una serata di musica dal vivo, ad ingresso libero, con la Pro Ceretto. Domenica 2 luglio a Costigliole Saluzzo nel Borgo Medievale dalle ore 8.30 – per tutta la giornata mercato dei produttori dell’albicocca tonda di Costigliole Saluzzo e la fiera mercato di prodotti agricoli e artigianali a cura della Fondazione Bertoni. Alle ore 9.30Inaugurazione mostra fotografica “Come Tele d’incanto” di Gianpiero Ferrigno; alle ore 10 – Santa Messa – presso la parrocchiale con preghiera degli Agricoltori a seguire alle ore 10:45 – Inaugurazione Sagra – (Piazza della Parrocchia) con la presenza delle autorità e delle associazioni.

Alle ore 11:00 al Castello Rosso il Convegno Coldiretti Albicocca Tonda e presentazione marchio di qualità Albicocca Tonda di Costigliole Saluzzo accompagnato da degustazioni O.N.A.frut delle varietà di albicocca. Quindi, come già anticipato dal Sindaco, alle ore 11:00: Consegna del premio “La Tonda d’Oro” a Slow Food al termine la firma del Patto di Amicizia con l’Albicocca Valleggia di Quiliano.

Poi sarà il momento del buon mangiare con il pranzo dell’albiccocca tonda presso gli agriturismi di Costigliole Saluzzo: La Castagnotta e La Pineta 

Nel pomeriggio, dalle ore 16 – ogni ora – visite guidate agli affreschi di Hans Clemer nella cripta della parrocchiale e nel Castello Rosso, visita del Castlot e conclusione con aperitivo al Castello Rosso, inoltre, dalle ore 16 – ogni ora – visite guidate al frutteto della Tonda nel Borgo medioevale e sempre alle, per i più piccoli,  ludoteca per bambini presso il Parco del Castello Rosso. Dalle ore 16:30 le vie di Costigliole Saluzzo saranno animate dalla Passacharriera con musica occitana. Infine, per chiudere con gusto e buona musica alle ore 19 la cena al Borgo medievale. Un programma ricco che ci auguriamo anche quest’anno possa, nel migliore dei modi, essere momento di festa e comunità per i Costigliolesi e biglietto da visita per tutti gli ospiti che vorranno raggiungere il nostro paese ”.

 

“Per concludere” – Sempre il vice-sindaco Carrino – “ci tengo a ringraziare di cuore gli sponsor: Albifrutta, Rogelfrut, Artimpianti, Ruatta Imballaggi, Terzo Tempo e esprimere il mio apprezzamento per la collaborazione di:Castello Rosso, Famiglia Alby di Costigliole Saluzzo, Coldiretti Campagna Amica Coldiretti, Parrocchia di Costigliole Saluzzo, Chiaramello Cicli, Agriturismo La Pineta, Agriturismo La Castagnotta, Pro Loco Ceretto di Costigliole Saluzzo”.

La sagra dell’Albicocca Tonda di Costigliole Saluzzo è organizzata in collaborazione con la Fondazione Amleto Bertoni

 

La Tonda di Costigliole

Nel saluzzese, la coltivazione dell’albicocco risale, con ogni probabilità, a molti secoli fa. La prima documentazione in nostro possesso è, però, relativa all’opera di Giovanni Eandi che, nel 1835, compilando la sua “Statistica della provincia di Saluzzo”, quantifica la produttività delle specie arboree da frutto che vi sono coltivate. Cita espressamente l’albicocco, distinguendo la produzione “di collina” (da 2 a 4 rubbi per pianta) da quella “di pianura” (da 3 a 6 rubbi).

La prima documentazione che attesta la storicità della coltivazione di albicocco nel Saluzzese è contenuta nell’opera di Giovanni Eandi “Statistica della provincia di Saluzzo” del 1835 L’Eandi compilando la sua Statistica della provincia di Saluzzo, quantifica la produttività delle specie arboree da frutto che vi sono coltivate e cita espressamente l’albicocco, distinguendo la produzione “di collina” da quella “di pianura”; inoltre, nel 1848, il Casalis, nel suo dizionario geografico afferma: “Gli agricoltori delle coline saluzzesi vi coltivano con diligenza i persici, gli albicocchi, i peri, i pomi, i pruni, i ciliegi. Si vedono queste piante in gran numero negli alterni della pianura e più specialmente nei vigneti delle colline.”

A testimonianza del fatto che l’introduzione dell’albicocco risalga a tempi remoti abbiamo il termine dialettale “armugnan”, con cui ancora oggi viene indicato in zona, che deriva dall’antica lingua d’OC. La sua coltivazione in frutteti specializzati è da far risalire agli anni ‘50, quando la sua coltivazione si concentrò nelle colline del Saluzzese, caratterizzate da un microclima favorevole allo sviluppo della specie.

La Tonda di Costigliole, annoverata anche nei manuali di agronomia, è una delle albicocche più saporite che si possano trovare nel mercato estivo; unica varietà tradizionale di albicocche del Piemonte ancora presente sul mercato, è un prodotto di altissima qualità, che a Costigliole ha trovato il suo habitat naturale. L’albicocca di forma tonda e media pezzatura, ha un colore giallo intenso aranciato chiaro con marezzature rossastre, presenta eccellenti caratteristiche organolettiche, ha polpa tenera con sapori e profumi molto intensi,. L’albicocca tonda di Costigliole rappresenta un caso perfetto di adattamento cultivar/ambiente poiché la Tonda produce costantemente, anche grazie al fatto che la zona di produzione è incastonata tra le Alpi Marittime e Cozie che la proteggono dai geli intensi, specie primaverili (l’albicocco è il primo a fiorire tra le specie da frutto coltivate professionalmente in Piemonte) e ne determinano un microclima con temperature miti e moderate brezze di monte. L’albicocca Tonda di Costigliole, ottima fonte di vitamina A e potassio, è utilizzata anche in trasformazioni artigianali apprezzate per l’aroma intenso. Oltre a puree, succhi e nettari, la forma rotonda e le piccole dimensioni del frutto la rendono idonea per trasformazioni di pregio quali frutti interi sciroppati o mezzene (albicocche a metà) utilizzate in pasticceria.

 

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