OCCIT’AMO FESTIVAL 2024 | Da luglio ad agosto nelle Terre del Monviso

LE STAGIONI

I tempi della vita scanditi dalla musica

 

Dopo aver varcato i colli seguendo itinerari di contrabbando con Occit’amo 2022, dopo aver viaggiato insieme a Sergio Berardo tra le isole e le loro sonorità, ecco che Occit’amo festival non cambia semplicemente edizione, ma pelle.

La nuova edizione del festival diretto da Sergio Berardo – Anima dei Lou Dalfin – e che presenta le Terre del Monviso e le vallate occitane vuole infatti spingersi oltre. In questi anni l’arco alpino italiano è tornato ad essere centrale nella programmazione musicale occitana grazie a  momenti di musica e confronto quali Occit’amo e Uvernada. Ora a Occit’amo il compito di “destagionalizzare” e dare i tempi al popolo che ama danze e concerti, storie e saperi delle vallate alpine. Come un antico campanile ecco allora i rintocchi che chiameranno ora al lavoro, ora al riposo, ora alla festa. Un Festival che scandisce i tempi dell’anno, che ritorna alla terra da cui tutto nasce, ma, soprattutto, che prova a ricordare al suo pubblico l’importanza dei tempi della natura, la forza di un mondo in cui tutto si ripete, ma sempre in una nuova forma e con una nuova energia.

PRIMA DOC, la primavera, la partenza. SANT JUAN, il solstizio, e la grande stagione estiva alle porte. IL FESTIVAL, i giorni centrali dell’estate e il ferragosto. UVERNADA, il grande incontro delle genti occitane che salutano la stagione di danze e feste, il tempo di un ultimo grande ballo comune, aspettando le veglie e i focolari dell’inverno.

Ecco. Occit’amo fa ciò che da sempre sa fare. Narra la storia di un territorio, la sua tradizione, con i linguaggi del contemporaneo e, soprattutto, con chi li vive. Concerti, stage, tanta formazione per giovani e giovanissimi. Ancora, tanti momenti collaterali per passeggiare, osservare le albe, giocare nei laboratori, godere le Terre del Monviso. 

Diversi gli ospiti musicali internazionali che giungeranno dalle regioni del sud della Francia, dalla Catalogna, dalla Slovacchia: Benjamin Melia, Eric Montbel , Matus Kovar E Tomáš Blažek, Voix De Dahu, Sergi Llena. Grazie ad importanti collaborazioni, con i festival Borgate dal Vivo e Attraverso, poi, una serie di ospiti prestigiosi per unire alle sonorità delle vallate momenti di cultura attraverso il teatro ed il confronto. Moni Ovadia e Aldo Cazzullo, Domenico Iannaccone, Matteo Saudino, Andrea Pennacchi, Vera Gheno, e in settembre Alessandro Barbero.

Occit’amo sarà – insieme a Suoni dal Monviso – parte del ricchissimo programma musicale delle Terre del Monviso con Suoni delle Terre del Monviso, cartellone eterogeneo capace di incontrare i pubblici più diversi, spaziando dall’identità all’innovazione, dal pop ai cori in vetta. Non mancheranno, e come potrebbero, due momenti fondamentali del festival: le Aubada e i Passacharriera. Da un lato le “albe”, concerti sospesi che regalano un inizio di giornata emozionante e segnato dal sole che illumina angoli di vallate a volte sorprendenti. Dall’altro i chiassosi passaggi nei mercati di Città e frazioni. Momenti di una comunicazione trovadorica che elegge il rapporto e l’incontro, il passaparola, momento fondamentale della narrazione di un festival che vuole anche essere festa e incontro.

Occit’amo, infine, continua il suo percorso “giovane” attraverso due momenti principali: un Tavolo Under 30 chiamato già in fase di ideazione a confrontarsi e a proporre metodi, eventi, idee per progettare e innovare costantemente la manifestazione, e ancora il ricorso e la scoperta di tanti, ragazze e ragazzi, musicisti in erba e gruppi che vogliono fare strada. 

Dopo anni di lavoro, eccoci quest’anno a proporre anche una nuova formazione Under 17, i Mistralkizz. Ancora una volta un successo per l’Associazione Lou Dalfin e il territorio, quello di avere giovanissimi che scelgono la musica per incontrarsi e dare voce ai loro pensieri, sogni, necessità … in lingua occitana. La Grande Orchestra Occitana, vera e propria palestra, agli ormai affermati Lou Pitakass, Chiara Cesano e Roby Avena, il compito di continuare un percorso fatto di salite, grandi spazi, e viste mozzafiato verso il nostro futuro.

Continua poi lo sguardo largo proprio del festival che, in chiave Agenda Onu 2030, sa guardare al turismo lento e sostenibile, quest’anno ancor più forte con una collaborazione che chiamerà in causa la Green community Terre del Monviso e il progetto Alcotra VeloPluf con la proposta del Green Bike Tour, alla formazione delle nuove generazioni musicali dando loro valori che affondano le radici nella tradizione, all’accessibilità con la Montagnaterapia e alla sostenibilità (Occit’amo festival si fregia del marchio GRANDA GREEN ideato da Camera di Commercio Cuneo in collaborazione con Environment Park). 

Questi punti saranno fulcro di un programma ricco, legato a spazi incontaminati, luoghi situati in paesaggi di grande bellezza, spesso raggiungibili solamente a piedi, o ancora che valorizzano emergenze architettoniche medievali, patrimonio delle Terre del Monviso oggi raccolto in una Guida che sarà strumento di scelta delle location e narrazione della storia locale. 

Anche quest’anno, infine, è andato in scena un Aspettando Occit’amo durante il quale il Festival ha seguito e raccontato con i suoi canali la storica fiera di SANT MARCELIN, valle Maira e, a seguire, ANCIUE – LA FIERA DEGLI ACCIUGAI. Due momenti per unire le forze di associazioni, ecomusei, enti di un territorio che cammina all’unisono e si racconta ben oltre il vicino confine alpino. 

IL CALENDARIO COMPLETO

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