L’Uvernada più bella di sempre. È la sintesi dell’ultimo fine settimana a Saluzzo. La festa con cui le genti occitane danno il benvenuto alla stagione invernale è da sempre incontro trasfrontaliero, crocevia di persone e linguaggi. Eppure, l’edizione 2023 ha aggiunto qualche tassello in più: le note di un nuovo disco, “La Meison” dei Lou Dalfin, un inno a quella casa grande che è l’Occitania, il ritratto di una piccola Valle (la Vermenagna) vista attraverso i volti e i talenti dei suoi suonatori, le arti antiche della coltelleria e della liuteria, strettamente legate ai viaggi dei cantastorie che attraversavano valichi e confini portando in dono una canzone. Saluzzo si è confermata città aperta: turisti da Veneto, Lombardia e Liguria, centinaia gli amici d’oltralpe per vivere un’esperienza autentica di condivisione. Migliaia di persone, in tre giorni, hanno danzato all’unisono in una città che brulicava di musica, gioia, senso di appartenenza.