Ciaferlin, Gran Magnin e Gianduja raccontano il Carnevale

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Al via il calendario del Carnevale saluzzese 2019. Partite da Vigone/Macello/Buriasco, le maschere danno il via a una carrellata di impegni, tra riso e solidarietà, che sapranno riempire di gioia grandi e piccini. Il Carnevale è anche questo: gogliardia ma anche tanta attenzione ad anziani, bambini, disabili. Sono tante le case di cura e le scuole infatti che saranno visitate, momenti per portare il sorriso e offrire una giornata differente.

Abbiamo pensato di chiedere a tre maschere di raccontarci di loro Carnevale eccoVi Ciaferlin, Gran Magnin e Gianduja di Racconigi.

Il via, ovviamente, al riconfermatissimo Aurelio Seimandi.

È stato davvero un onore intraprendere, lo scorso anno, questa bellissima avventura. Ho presentato a bambini ed anziani, grandi e piccoli, un Ciaferlin eclettico e spensierato, sempre pronto ad incontrare, chiacchierare, fare festa e tanta, tantissima, solidarietà. Un Ciaferlin, soprattutto, sempre prodigo di idee e attento alla tradizione: il biscotto ad esempio, che ha campeggiato nei locali del saluzzese durante il Carnevale, o ancora la Ca’ ad Ciaferlin e le feste nella Ex Caserma Musso. Insomma, si riparte con il piglio giusto, sicuri di aver fatto sorridere e divertire moltissime persone … e di essere pronto a farlo anche quest’anno!

Aurelio Seimandi

Per noi il Carnevale di Saluzzo è il fulcro di attività che portiamo avanti, oramai, praticamente tutto l’anno. Infatti siamo inseriti nel Registro Maschere italiane che ha sede a Parma e spesso capita che, in ogni mese dell’anno, noi si vada a “fare Carnevale” … a settembre saremo a Vercelli! Nasciamo pentolai, poi un giorno incontrammo il Re Carlin /Carlo Emanuele III. Come sempre in giro accompagnato da belle donne, gli si rompe la ruota della carrozza. Accorriamo, aggiustiamo il danno. Quando il Gran Magnin va a chiedere il denaro per l’aiuto dato, il Re, che oltre ad amare le belle donne era un gran taccagno, ci dice: “… non posso pagar con vile denaro tanta nobiltà d’animo, Vi farò Cavalieri …” e noi, per un giorno, a Carnevale, Cavalieri siamo. Scorta ufficiale della castellana, cui tributiamo grandi onori, il Magnin è la maschera più antica del territorio. Il nostro contributo al carnevale è divertito e scanzonato, ma per noi è molto importante il valore solidale che diamo al nostro ruolo – ricordiamo il Calendario 2013, nato in poche settimane, con la collaborazione dello stesso Ciaferlin, che portò a San Giuliano di Puglia oltre 10.000 € per sostenere le famiglie dei ragazzi che stavano nella Scuola crollata. Teniamo molto a questa veste istituzionale e alle “visite” che segnano il nostro lavoro.

Alberto Agasso – Gran Magnin

Uno degli inventori del burattino di Gianduja fu Gioacchino Bellone, abitante di una frazione di Racconigi. Il caso volle che si trasferisse a Caglianetto … e che la maschera del Gianduja diventasse così torinese. Negli anni 80 però il desiderio di raccontare questa storia ha fatto si che nascesse il Gianduja racconigese. Ed eccomi qui, insieme alle alre maschere del Carmnevale saluzzese. Del Carnevale amo, e amiamo, davvero tutto. La festa, il divertimento, la gogliardia. Ma personalmente devo dire che, oltre la festa il bello è il momento che dedichiamo a coloro che non possono seguirci, per i motivi più diversi, in sfilata. Ecco allora, come da calendario, una serie fittissima di appuntamenti, per anziani, bambini, persone con disabilità. Tante situazioni in cui entrare e dare, a modo nostro, una mano, una manciata di caramelle e un grande sorriso.

Giancarlo Gribaudo – Gianduja racconigese
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