C’E’ FERMENTO HA FATTO CENTRO: “OLTRE LE ASPETTATIVE PIU’ ROSEE, ORA PENSIAMO AL FUTURO”

Raddoppiati i numeri dell’edizione precedente, CF6 va in archivio con apprezzamenti unanimi

La sesta edizione di C’è Fermento va in archivio con numeri record, un grande successo di pubblico e un’attenzione da parte degli addetti ai lavori sempre crescente. Il Salone della Birra artigianale organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni ha beneficiato di un week end ottimo sotto il profilo meteorologico, se si eccettua il temporale di venerdì sera, a chiusura manifestazione, e qualche scroscio di pioggia sabato sera, che non ha scoraggiato il numeroso pubblico, che dopo essersi riparato sotto le pagode, ha ripreso a degustare birra artigianale e buon cibo.

“L’affluenza è stata all’altezza delle più rosee aspettative, e in due giorni abbiamo praticamente esaurito gli 8000 bicchieri preparati per questa edizione – spiega il presidente della FAB Enrico Falda. “Tutto si è svolto al meglio anche grazie alla sinergia tra Fondazione Bertoni, Amministrazione Comunale e le associazioni che hanno collaborato per rendere i cortili della Fondazione confortevoli e sicuri: ringrazio il Soccorso Radio di Saluzzo, l’Associazione Nazionale Carabinieri, la Croce Verde Saluzzo e tutti i collaboratori”. All’interno degli uffici FAB è stata allestita una sala operativa per vigilare sulla manifestazione e il coordinamento è stato perfetto. A completare il quadro i consiglieri FAB e una cinquantina di giovani perfettamente guidati dallo staff della Fondazione Bertoni, per garantire il servizio casse, lo svolgimento dei laboratori e degli incontri, la gestione del bar e del beer-shop, oltre che la pulizia e il funzionamento logistico dell’area nei tre giorni dell’evento e in quelli precedenti, per il necessario allestimento.

“Quello che ci fa piacere è che la manifestazione sia stata serena e partecipata da un pubblico variegato, composto di giovani, meno giovani e famiglie, provenienti dalla nostra Regione, ma con significative presenze da Lombardia, Liguria, Valle D’Aosta, Emilia Romagna e Toscana!” aggiunge Falda. “La presenza di buyer internazionali (organizzata dal CEIP nella giornata di venerdì) e la presenza dei food blogger invitati dall’ATL cuneese (nella giornata di sabato), sono la giusta consacrazione di un percorso avviato da Michele Antonio Fino, mio predecessore, con Guido Palazzo che ne ha seguita la crescita, facendolo diventare un marchio ormai conosciuto a livello nazionale”.

Si stima che nei 3 giorni dell’evento siano passate nell’area di C’è fermento almeno 20 mila persone, contando gli affezionati che non si sono persi neanche un giorno, e quelli che hanno semplicemente assistito ai bellissimi concerti blues organizzati per intrattenere il pubblico. Durante i momenti di maggior afflusso, la sicurezza ha alternato le persone in entrata con quelle in uscite per garantire una miglior fruibilità dell’area, limitando comunque ogni tipo di disagio.

Con la partnership di Condotta Slow Food del Marchesato e O.N.A.B. si è puntato sulla qualità per far crescere la manifestazione, e dopo quest’anno di consacrazione si aprirà un tavolo per discutere del futuro di C’è fermento: “Ci siederemo con il Comune e con l’Ascom per valutare se e come allargare la manifestazione anche in centro, per farla diventare ancora più un richiamo di eccellenza per la nostra città e per il territorio saluzzese” conclude il presidente dell’ente.

Prossimo appuntamento con il brand “C’è fermento “ a Vallecrosia (IM) dove il 12 agosto si svolgerà “C’è fermento sul mare”, che si appoggia al know-how della Fondazione per esportare il successo dell’evento anche nella vicina Liguria. Gli eventi in FAB proseguono con l’attesa Festa Bai 2015, a cura dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, dal 25 al 28 giugno, e parte del cartellone di Saluzzo Estate: a luglio i cortili FAB ospiteranno concerti, spettacoli teatrali, la mostra di arte contemporanea “ Identità senza titolo” (3-18 luglio) e il cinema all’aperto a partire dal 14 luglio.

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