C’È FERMENTO 2019 – il decennale

 

20/23 giugno 2019
Ex Caserma Musso, Saluzzo (Cn)

Parole chiave di uno fra i più importanti Saloni delle birre artigianali? Birra, Decennale, fascino, street food, internazionale, fermento! Insomma, una nuova e imperdibile edizione.

C’è Fermento è un evento che negli anni è diventato un punto di riferimento tra i birrai e gli amanti della birra, uno dei saloni più importanti, ed imperdibili, del nord Italia. Dieci anni non lo hanno invecchiato, anzi.
Ogni anno una sfida, la voglia di crescere, di riconfermarsi. E dopo aver raggiunto quota 20079 ingressi nel 2018, ora lo sguardo va oltre confine, va ai grandi Maestri birrai …. Non da andare a conoscere, ma da invitare su un territorio che della birra di qualità è diventato casa.
C’è Fermento è una manifestazione che al contempo sa unire produzione artigianale regionale e nazionale, gastronomia (street food di altissima qualità con prodotti del territorio) e intrattenimento artistico (una direzione artistica si occupa infatti di un cartellone di appuntamenti che accompagna la kermesse).

Il Salone della Birra artigianale è curato da Fondazione Amleto Bertoni, in collaborazione con la Città di Saluzzo e la Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo. L’edizione 2019 propone diverse novità:
– più gusto e più cucine, perché la voglia di assaggiare non debba attendere
– riconfermate le 4 giornate di programmazione
– L’ora gialla. Tra le 18 e le 19 per ogni gettone acquistato 1 gettone in omaggio.
– C’è Fermento incontra il tre paesi del nord Europa
– Si riconferma poi il Salone baby friendly grazie alla collaborazione con il Ludobus Altalena che ha offerto lo scorso anno uno spazio di gioco e cura dei bambini (dai 4 agli 11 anni) con educatori professionali
– UNION BIRRAI e i percorsi tematici, un momento di formazione ed educazione al buono, nonché di comunicazione

Presenti:
– Tre Mastri Birrai provenienti dal nord Europa
– diciannove birrifici italiani – selezionati da un comitato scientifico formato da Luca Giaccone e Francesco Nota (alleghiamo curricula) – si possono gustare le birre più diverse, purché artigianali, di birrifici delle Terre del Monviso come di birrifici provenienti dal Piemonte, dalla Liguria, dalla Puglia, dalla Toscana e dal Veneto.
– Dieci spazi food differenti, anche loro selezionati e curati nei minimi dettagli.

Il Fuori C’è Fermento Non mancheranno poi gli eventi collaterali, i laboratori, le visite sul territorio, la formazione per gli ospiti nazionali e internazionali. Il Territorio delle Terre del MONVISO ha inoltre la caratteristica di Riserva della Biosfera Transfrontaliera del Monviso UNESCO. Questo territorio, riferimento per la produzione locale, è oggi ancor più centrale persino nella produzione del prodotto birra, infatti alcuni dei birrifici storici hanno fatto un importante lavoro di ricerca in merito a materie prime e costruzione di un prodotto interamente locale. Dal malto e dal luppolo coltivati all’utilizzo di acqua di fonte. Un territorio può, e deve, essere raccontato e difeso anche attraverso questi prodotti. C’è Fermento, inoltre, è anche Aspettando C’è fermento, evento oramai atteso che anche quest’anno coinciderà con le serate di preparazione e ideazione della Collaboration Beer, la birra che nasce dai produttori C’è Fermento, e che presenteranno  contemporaneamente, lanciando così la manifestazione.

C’è Fermento si inserisce all’interno di un progetto di promozione, Move – Monviso and Occitan Valleys of Europe, che prevede 4 asset strategici – Eventi, Cultura, Gusto, Paesaggio – e che proprio quest’anno assume la connotazione di Terres Monviso, arricchendosi della controparte francese, territorio di riferimento a cui il saluzzese e le vallate sono fortemente legate.

Il Salone:
Confermate la location, i cortili della ex Caserma Musso di Piazza Montebello, che si presenteranno “mascherati” per un importante ed innovativo progetto di ristrutturazione, il bicchiere in vetro (oltre 10.000 i bicchieri venduti nel 2018) e il gettone.
L’entrata è gratuita e il gettone, del valore di 2 €, diventerà strumento per degustare cibo e birra negli stand presenti. 19 i birrifici, selezionati dalla Guida alle Birre d’Italia di Slow Food e provenienti dal nord al sud della penisola, 3 birrifici Europei selezionati per qualità e stile della birra e 10 le cucine di strada selezionate dalla Condotta del Marchesato di Saluzzo Slow Food, che arriveranno anch’esse da diverse regioni italiane, rendendo l’evento di altissimo livello.

Il segno distintivo della manifestazione. Le ottime birre presenti alle spine, oltre 100, sapranno raccontare storie, profumi e sapori. Strumento indispensabile, per poterle degustare nel migliore dei modi, il bicchiere in vetro griffato C’è Fermento, scelto dal comitato scientifico dopo una accurata analisi dei diversi tipi presenti sul mercato. 7.700 i bicchieri venduti nei 4 giorni.

Un pubblico variegato quello di C’è Fermento, per luogo di provenienza ed età. I visitatori giungono da tutto il Nord Italia, dalla Liguria e dalla Francia. Numerose le famiglie (che accolgono con grande favore l’iniziativa Ludobus di Educatori dedicati ai bambini), ma anche i giovani e i meno giovani, a conferma che il Salone sa accogliere e sa “far stare bene”. Da sempre infatti il Salone si distingue per il clima disteso e l’atmosfera serena. Fondamentale l’impeccabile servizio svolto dai ben 60 volontari che a turno, nei giorni di apertura della
manifestazione, garantiscono vigilanza e sicurezza. Un grande lavoro che inizia nei mesi antecedenti con riunioni di coordinamento, analisi delle criticità e che coinvolge un volontariato fatto di persone che mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per un
evento di grande impatto per la città. Il Soccorso Radio Saluzzo, l’Associazione Nazionale Carabinieri, la Croce Verde, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, la Proloco di Revello, guidati dalla A&C, sono stati assolutamente imprescindibili, così come l’azienda Best Service per il servizio di vigilanza.
C’è Fermento porta con sé una macchina organizzativa composta da un nutrito staff guidato dalla Fondazione Bertoni.
Come ogni anno il cortile d’onore, ospita la radio di piazza Radio Beckwith con un’area media e relax e per la una piccola filiera della birra con aziende che trattano gas, lieviti, scatole e bottiglie. L’attenzione è rivolta anche al B to B, altro elemento che contraddistingue il Salone.

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