In mostra i vincitori del Premio Matteo Olivero

Il Premio, dedicato al pittore saluzzese Matteo Olivero, esponente di rilievo del divisionismo italiano, ha coinvolto, attraverso una chiamata pubblica, artisti italiani e internazionali, senza limiti di età e di utilizzo di mezzi espressivi, alla progettazione di una mostra personale sulla Memoria, intesa come ricordi, identità, percorso storico, problematica tecnologica, smaterializzazione, eterna giovinezza, perdita e controllo, ecc. Il vincitore di quest’anno – scelto tra oltre 300 progetti pervenuti da tutto il mondo – è il duo newyorkese Mark Barrow e Sarah Parke che ha presentato un progetto site specific e altamente poetico, in cui la Memoria è intesa come trascorrimento del tempo, definito dal movimento circolare della luce – in riferimento all’alternarsi del sorgere e del tramontare del Sole – da finestra a finestra. Il progetto sintetizza questo flusso creando composizioni che utilizzano differenti pattern ripetuti di quadrati rossi, verdi, blu e neri e, generato pixel per pixel, misura il tempo poco alla volta, “conservandolo” come la memoria di un computer.

QUANDO > Inaugurazione: 27 aprile, ore 19.30/Dal 27 aprile al 27 maggio

DOVE > Cappella Cavassa – San Giovanni

Mark Barrow (1982) e Sarah Parke (1981) vivono e lavorano a New York.
Fra le mostre personali vanno ricordate quelle all’Independent Régence, Bruxelles, all’Elizabeth Dee, New York e alla ZERO, Milano. Fra le mostre collettive si segnalano quelle alla Pace Gallery di New York e Londra, alla Kunsthalle Bielefeld, Germania, al Musée d’art Moderne de la Ville de Paris, Parigi, alla Casey Kaplan, New York, alla Galerie Perrotin, Parigi e alla Biennale di Praga. Le loro opere sono presenti nelle più importanti collezioni pubbliche del mondo – tra cui quella del Metropolitan Museum of Art, New York, del Birmingham Museum, dell’Hammer Museum, Los Angeles, dello Yale Museum, New Haven e del Walker Art Center, Minneapolis.

Oltre 300 progetti sono pervenuti da tutto il mondo: Belgio, Francia, Germania, Grecia, Israele, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti, Ucraina, etc. Un numero straordinario con un’altissima qualità degli artisti partecipanti, che dimostra come la svolta del Premio, finalizzato alla realizzazione di una mostra personale nella prestigiosa Cappella Cavassa di Saluzzo, sia stata recepita e apprezzata dalla comunità artistica nazionale e internazionale. La Giuria, all’unanimità, ha premiato il duo «per il carattere poetico con cui affronta la tematica della Memoria intesa in modo duplice, effimera e persistente, per la resa scenografica ottenuta secondo un approccio minimale e sintetico, per lo studio dello spazio in cui è inserita e per la sua capacità di evocare e rinnovare percorsi, metodologie e opere significative della Storia dell’Arte, fondendo così temporalità diverse». Una Giuria internazionale, composta da: Stefano Raimondi, Eva Fabbris, Leah Pires, Arturo Demaria e Roberto Giordana. Quest’ultimo coordinatore del Progetto insieme a Paolo Infossi. L’organizzazione del Premio è affidata all’associazione The Blank.

 

 

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